I grandi mutamenti politici intervenuti nell’ultimo decennio del secolo trascorso hanno rimesso in discussioni storie, culture e antiche appartenenze politiche di milioni di uomini e di donne.
Costruire il nuovo non è mettere in discussione quelle culture e quelle appartenenze, ma andare oltre, coinvolgendo e aggregando nuovi soggetti sociali e politici, dando vita a una contaminazione di culture diverse che guardi al futuro, che faccia i conti con le grandi trasformazioni che hanno rimesso in discussione approdi consolidati.
Quali i principi e i valori che devono orientare le nostre scelte strategiche e i nostri comportamenti?
La stella polare deve essere la Costituzione e la laicità dello Stato, la sicurezza, la giustizia e l’equità sociale, la solidarietà, la difesa dei più deboli, il lavoro e la lotta alla sua dilagante precarizzazione sono i valori attorno costruire il soggetto politico nuovo.
Risanamento, sviluppo, senza il quale non c’è lotta alla precarietà e non c’è giustizia sociale, lotta all’evasione, ma anche qualità dell’ambiente, dimensioni e qualità della spesa, considerando una priorità assoluta una sanità pubblica e universalistica di assoluta qualità e servizi sociali efficienti, fortemente diffusi domiciliarmente e sul/nel territorio, servizi fondamentali per dare risposte a quella che con il tempo diventerà una vera e propria emergenza sociale: la non autosufficienza di milioni di anziani e di portatori di handicap.
Ma il destino del Partito nuovo non dipenderà solo dalle scelte strategiche e di programma, ma anche dal modo come esso verrà costruito, il livello di partecipazione che sarà capace di realizzare, da come faremo sentire partecipi del progetto i milioni di giovani e di donne che, pur non essendo mai stati legati sul piano organizzativo ai Ds , alla Margherita, ma prima ancora al Pci e alla Dc, al Psi, sono fortemente interessati al realizzarsi del Partito democratico, con la voglia dar vita ad un protagonismo attivo che va oltre le culture socialiste e cattolico democratiche.
Modelli politici e organizzativi nuovi, democratici e partecipativi, una partecipazione non intesa in termini solo quantitativi, ma soprattutto qualitativi: partecipare per contare nelle decisioni, nelle scelte, non per acclamare il “principe”. Questo è cambiare il modo di fare politica!!
Devono essere richiamati con forza i valori dell’Etica, della moralità, della trasparenza, del rinnovamento profondo dei gruppi dirigenti, se vogliamo costruire un Partito democratico capace di rinnovare la politica, per dare un futuro ai giovani, alle donne, agli anziani, al Paese.
I meno giovani, coloro i quali hanno alle spalle anni di militanza politica e di responsabilità a livello politico, istituzionale, sindacale, sono chiamati ad atti di grande generosità, a mettere, senza niente chiedere, o peggio ancora pretendere, al servizio del progetto per la costituzione del Partito democratico la loro esperienza, la loro cultura, le loro conoscenze, lavorando con convinzione perchè questo coincida con un profondo rinnovamento dei gruppi dirigenti, valorizzando le energie che da anni si battono per la costituzione, nel centro sinistra, di un nuovo soggetto politico, coinvolgendo, e questo sarà un segno decisivo, i giovani e le donne portatori/ci di nuove soggettività, nuove culture, dando così corpo ad un processo di contaminazione fra culture e sentire diversi e alla responsabilizzazione nel nuovo Partito di chi non è portatore di antichi pregiudizi e ideologie ormai superate, ma che è disponibile a mettersi al servizio per una nuova politica che abbia a cuore l’interesse del centro sinistra e quello del Paese.
Non lavorare per sé ma per gli altri, per il nuovo Partito democratico, può essere il segno del cambiamento, che la politica si rinnova e si rinnovano i soggetti della rappresentanza.
Gisberto Birindelli (gbirindelli@hotmail.it).
Movimento per il Partito Democratico - Lucca
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